latina Precipita di 2 posti e va a finire al 95° posto nella classifica ecoambientale .
La graduatoria finale della qualità ecologica dei 103 (95 su 103 non è male) capoluoghi di provincia italiani emerge dall'incrocio di oltre 125 mila dati ricavati da informazioni e statistiche riferite a 125 parametri che vanno dall'affidabilità del trasporto urbano alla superficie verde per abitante, dall'efficienza del sistema idrico alla qualità dell'aria, dai chilometri di piste ciclabili alla quantità di acque reflue depurate, dalla diffusione delle energie rinnovabili alla gestione dei rifiuti e alla loro raccolta differenziata.
Si classifica al 91° posto per perdite di acqua lungo la rete degli acquedotti.
Per i depuratori siamo al 75° posto, anche se il parametro più basso è quello relativo al numero di auto circolanti ogni cento abitanti: Latina ne ha 74, e in classifica è al 101° posto su 103. I metri quadri per abitante dedicati alle isole pedonali (0,02, 88° posto), per l'assenza di zone a traffico limitato precipitiamo al 75° posto. Ancora poche, poi, le piste ciclabili (62° posto in Italia), mentre il consumo di energia elettrica procapite è elevato (75ª posizione), così come elevato è il consumo procapite di carburante (88° posto).
Le aziende certificate Iso (penultimo posto in Italia, dati su base provinciale).
Buone le emissioni di ozono (14° posto) e la cosiddetta pianificazione ambientale (37ª posizione), a cui, evidentemente, poi non corrisponde una reale attuazione di quanto pianificato (sarebbe meglio dire demagogia ed autopromozione della propria immagine a scopo elettorale per molti di questi politici).
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